domenica 17 dicembre 2017

RECENSIONE: I tre cavalieri che fermarono un esercito di Sean von Drake


 COLLABORAZIONE CON IL LETTORE DI FANTASIA




TITOLO: I tre cavalieri che fermarono un esercito
AUTORE: Sean von Drake
NUMERI: da 1 a 8

TRAMA:
La valle di Sarien è in pericolo e Sir Nemus viene ingaggiato dal governatore per sventare la minaccia. Giunto alla città di Kayl fa la conoscenza di Aryn Aedell, la nipote del defunto governatore, vera responsabile dell'arruolamento del cavaliere. Qui la ragazza informa Nemus dell'imminente pericolo: il conte e la guarnigione sono fuggiti e alle porte della città vi è un esercito pronto ad assediarla. La missione? Fermare il nemico.
Per far fronte a questa folle impresa, il cavaliere dello Juthlan, Nemus, e l'abile caccatrice Aryn si alleano con un vecchio maestro di spada, tal Faer Corwil, e con un pelosaggio chiamato Myr.



  
RECENSIONE:

I tre cavalieri che fermarono un esercito è un racconto fantasy medievale, volto verso l'aspetto "realistico", dunque senza troppe magie e artefatti magici: se vogliamo, più sul modello de Le cronache del ghiaccio e del fuoco che de Il signore degli anelli.

In un racconto non è mai facile caratterizzare i personaggi, delineare i confini geografici e dar coerenza al mondo narrato. Nonostante questa premessa, mi sento di fare un plauso all'autore, che, in modo semplice, riesce a fare tutto ciò senza troppe difficoltà, offrendoci un mondo credibile, sufficientemente vivo, ricco di città, feudi, classi sociali, religioni e molto altro. Il tutto in non più di quaranta pagine.

I personaggi, pur essendo abbastanza archetipici nel genere (il cavaliere onorevole e valoroso; il vecchio maestro di spada che la sa lunga, ma è cinico e non crede più in niente; la cacciatrice, maestra nell'arceria e nella furtività; l'elemento magico, qui rappresentato dal pelosaggio Myr), sono comunque ben scritti e soprattutto ben caratterizzati. Essi, infatti, interagiscono tra di loro, mettendo anche in campo la loro filosofia di vita, talvolta contrastandosi anche. Soprattutto Nemus e Corwil, due personaggi ideologicamente agli antipodi, che spesso vorrebbero risolvere i loro conflitti ricorrendo alla violenza.
Tuttavia a tenerli uniti c'è "lui", il pericolo che incombe, per il quale devono stare uniti, se vogliono affrontarlo al meglio. Nel racconto, infatti, non esiste un "cattivo", se non la minaccia che l'esercito rappresenta per questo piccolo feudo: è questa che detta il tempo della storia, ed è contro il tempo che i nostri eroi devono lottare, scegliendo accuratamente dove e quando attaccare per riuscire a fermare questo gigante apparentemente indistruttibile.

Ho apprezzato anche lo stile impiegato dall'autore: leggero, facile da seguire, mai noioso. Le scene di battaglia sono ben descritte e anche nei momenti più concitati è semplice seguire l'azione.
Unica pecca della narrazione è che a volte scade, non troppo elegantemente, in soluzioni troppo simili alla lingua parlata moderna, che a volte alienano dal contesto. Fortunatamente ciò avviene sporadicamente.
In ogni caso il modo in cui gli eroi disassemblano l'esercito è plausibile e nel contesto del racconto riesce a divenire credibile.

Una lettura che tranquillamente vi intratterrà senza troppe pretese, né colpi di scena eclatanti: divertente, veloce e facilmente fruibile, dategli un occhio se amate il genere!



VOTO: 




Cosa ne pensate? Vi ispira? 
Potete trovare il racconto nelle uscite dalla 1 alla 8 de Il lettore di Fantasia.
Buona lettura!


Emme

p.s. per Natale voglio un pelosaggio di peluche.




Per saperne di più sull'autore, Sean von Drake, gli abbiamo posto qualche domanda:


QUI L'INTERVISTA ALL'AUTORE 


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