giovedì 23 novembre 2017

RECENSIONE: Saggio sul Diavolo di Percy Bysshe Shelley


Rapido e veloce, ma ben poco indolore. 




TITOLO: Saggio sul Diavolo
AUTORE: Percy Bysshe Shelley
ANNO DI STESURA: 1819/1820

SOGGETTO:
Nello spirito, seppur non nello stile, è una delle prime produzioni di Shelley, ed è stato scritto probabilmente nel 1819; in ogni caso non più tardi del 1820. A causa del suo approccio satirico, il lettore potrebbe non intenderne lo scopo, che è quello di attaccare le superstizioni e le mitologie della religione cristiana. Nella "Necessità dell'ateismo" e nelle note a "La regina Mab" Shelley è diretto ed esplicito, ma in questo saggio, pur caratteristicamente shelleyano nel tema, il metodo d'approccio dell'autore è più sottile. Disarmerà il lettore appellandosi al suo senso del ridicolo, ma alla fine avrà raggiunto il suo scopo: rendere chiaro che una fede nel Diavolo e in altri miti cristiani non può accompagnarsi con la scienza e la ragione.






RECENSIONE:

Rapido e veloce, ma ben poco indolore. L'opera di Shelley, per quanto breve, riesce a infliggere un gran colpo al Diavolo e ai suoi teorizzatori, inclusi i teologi di ogni epoca e di tutto il mondo.
L'autore riflette sul tema del "male" e sulla sua attribuzione a una creatura "malvagia", quale il Diavolo, in modo pertinente e a tratti ironico. Le sue argomentazioni sono chiare e semplici, ma esaustive: in poco più di quaranta pagine, riesce a spiegarsi alla perfezione e lascia pochi dubbi.
Io, personalmente, ho faticato in alcuni tratti a cogliere il suo sarcasmo... Stranamente, l'ho trovato molto più evidente nella versione inglese dell'opera (l'ho letto con testo originale a fronte) che non nella traduzione: diciamo che i traduttori si sono divertiti a ingarbugliare un po' alcuni pensieri... O almeno, questo è il mio parere.
Sicuramente Percy Shelley è un autore a cui non avrei mai immaginato di dedicarmi e che, invece, mi ha piacevolmente sorpresa.

Consigliato a chi ha voglia di dar scacco matto al Diavolo e a Dio (per modo di dire).
Sconsigliato a chi ha la soglia dell'attenzione molto bassa: è un saggio e, in quanto tale, richiede una certa concentrazione e disponibilità alla riflessione.




Conoscevate quest'autore? O la sua mogliettina l'ha messo troppo in ombra?
Vorreste leggere questo libro?
 

Alex


P.S. ringrazio Emme per avermelo prestato (giuro non gliel'ho rubato...forse) :P

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